Il consumo della lavastoviglie è un aspetto da valutare sempre con molta attenzione: scegliere un modello a basso consumo, infatti, permette di risparmiare sui costi della bolletta e di ridurre l’impatto sull’ambiente.
Oltre ai consumi dell’energia elettrica, bisogna tenere conto anche del consumo idrico dell’elettrodomestico, preferendo dispositivi che usano meno acqua per preservare questa risorsa preziosa.
Scopriamo quanto consuma una lavastoviglie d’acqua ed energia, con alcuni consigli utili per capire come risparmiare attraverso un utilizzo più consapevole di questo elettrodomestico.
Il consumo di energia elettrica di una lavastoviglie si misura in watt per ora, ossia la corrente elettrica assorbita dall’apparecchio per ogni ora di utilizzo. In media, una lavastoviglie consuma circa 2,5 kWh per un ciclo di lavaggio, ma questo valore può oscillare in modo significativo a seconda di alcuni fattori.
Prima di tutto una lavastoviglie non funziona sempre alla potenza massima, quindi l’assorbimento di corrente varia anche durante le varie fasi dello stesso programma. Inoltre, il consumo dipende anche dalla temperatura dell’acqua impostata e dalla quantità di acqua usata. Bisogna anche tenere conto della durata del programma e delle condizioni dell’elettrodomestico.
Una lavastoviglie moderna ad alta efficienza può consumare meno di 2,5 kWh a ciclo, infatti il consumo di energia elettrica può ridursi fino a meno di 1 kWh per ogni lavaggio. I modelli a basso consumo possono arrivare a utilizzare anche meno di 0,6 kWh per ciclo, dopodiché il consumo totale di elettricità e i relativi costi in bolletta sono legati anche al numero di cicli di lavaggio e alla tariffa prevista dal proprio contratto di fornitura di energia elettrica.
Un aspetto importante da tenere in conto quando si parla di consumi di una lavastoviglie è la classe energetica, uno standard europeo che suddivide questi elettrodomestici in 7 classi in base al consumo di elettricità per 100 cicli di lavaggio: si va dalla classe A (la migliore) alla G (la peggiore). Una lavastoviglie di classe A è ovviamente la più efficiente, in quanto consuma meno energia per il lavaggio delle stoviglie rispetto allo stesso programma di una lavastoviglie di una classe inferiore.
La classe energetica viene riportata all’interno dell’etichetta energetica della lavastoviglie, un documento in cui viene indicato anche il consumo elettrico espresso in kWh per ogni 100 cicli. Per esempio, ecco quali sono i consumi della lavastoviglie in base alle diverse classi energetiche:
una lavastoviglie di classe G consuma oltre 100 kWh di energia elettrica per 100 cicli;
una lavastoviglie di classe E consuma circa 95 kWh di energia elettrica per 100 cicli;
una lavastoviglie di classe D consuma intorno a 85 kWh per 100 cicli;
una lavastoviglie di classe C consuma circa 75 kWh per 100 cicli;
una lavastoviglie di classe B consuma intorno a 65 kWh per 100 cicli;
una lavastoviglie di classe A consuma circa 54 kWh per 100 cicli.
Nell’etichetta energetica della lavastoviglie è possibile trovare un’altra informazione importante, ovvero il consumo di acqua ponderato per ciclo nel programma Eco. In particolare, questo dato indica quanta acqua consuma la lavastoviglie per l’utilizzo di un programma di lavaggio ecologico.
Questo valore può oscillare da oltre 10-12 litri di acqua per ogni ciclo Eco fino a meno 8 litri per le lavastoviglie con un’impronta idrica ridotta. Ad ogni modo, tutti gli apparecchi consentono di risparmiare acqua rispetto al lavaggio a mano dei piatti, considerando che questa modalità comporta un consumo di acqua di mediamente circa 50 litri.
Una volta analizzato quanto consuma una lavastoviglie, vediamo alcuni accorgimenti che aiutano a ridurre il consumo di energia elettrica e di acqua, optando per un corretto utilizzo della lavastoviglie:
scegliere una lavastoviglie della migliore classe energetica, valutando sia il consumo di energia elettrica sia la quantità di acqua utilizzata dall’elettrodomestico per un ciclo di lavaggio Eco;
preferire i cicli brevi e a basse temperature quando possibile, evitando i lavaggi lunghi, il prelavaggio e i programmi che usano temperature elevate dell’acqua quando non strettamente necessario;
attivare la lavastoviglie solo a pieno carico, per ottimizzare il consumo di acqua ed energia elettrica, aspettando che il cestello interno sia completamente pieno prima di far partire l’elettrodomestico;
quando possibile eliminare la fase di asciugatura, lasciando lo sportello della lavastoviglie aperto al termine del lavaggio per un’asciugatura naturale che riduce sensibilmente l’energia elettrica utilizzata dall’apparecchio;
effettuare una corretta manutenzione periodica della lavastoviglie, dalla pulizia del filtro all’impiego di prodotti specifici per rimuovere tracce di grasso e calcare dall’interno.
Le lavastoviglie LG aiutano a contenere i consumi elettrici e idrici, con la possibilità di risparmiare in bolletta grazie a un’elevata efficienza energetica e una vasta offerta che va dalla classe energetica E alla B.
Per esempio, la lavastoviglie QuadWash, modello DF365FPS da 14 coperti, è omologata in classe B, con un consumo elettrico di 65 kWh/100 cicli, una durata del programma Eco di 3 ore e 35 minuti e un consumo di acqua di 9,5 litri per ciclo di programma Eco. Si tratta anche di una lavastoviglie silenziosa con una rumorosità di appena 46 dB, dotata di tecnologie di risparmio energetico come il motore Inverter Direct DriveTM che controlla la circolazione dell’acqua e l’intensità degli spruzzi.
È inoltre dotata della tecnologia QuadWashT che, grazie a 4 bracci irroratori, consente all’acqua di raggiungere ogni angolo per un lavaggio profondo e accurato; la tecnologia Vapore TrueSteamTM sfrutta invece i getti di vapore per igienizzare le stoviglie e rimuovere sporco più ostinato, mentre il sistema Dual Zone permette di aprire automaticamente la porta al termine del ciclo di lavaggio per aumentare le prestazioni di asciugatura e ridurre i consumi elettrici.
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